
Il bacio mai dato a Beatrice
Il Sommo Poeta e la sua musa, Dante e Beatrice, gli amanti che non si sono mai sfiorati, diventano nell'opera di Roberto Ferri i protagonisti di un appassionato bacio.
Generazioni di italiani e non sono cresciute studiando questo sentimento puro ed inarrivabile. Abbiamo imparato ad amarli, piangendo per la morte prematura della giovane, sostenendo attraverso il tempo il dolore del poeta per la scomparsa dell’amata e sperando che in qualche modo, in qualche luogo, i due potessero finalmente abbracciarsi ed amarsi. Il loro è un amore eterno, che sarà per sempre ispirazione di arte e nobiltà d’animo. Qui, a settecento anni dalla morte del Sommo Poeta, l’amore mai dichiarato di Dante Alighieri per Beatrice Portinari prende vita sulla tela in un’opera d’arte realizzata dall’artista Roberto Ferri in collaborazione con noi de La Bottega.
Un tondo, intitolato Il Bacio di Dante e Beatrice, che raffigura il bacio che mai il poeta fiorentino e la sua amata condivisero in vita e che qui è invece reso possibile dall’estro dell’artista, che raffigura i due amanti avviluppati in un abbraccio dove eros e sacralità si incontrano nei colori saturi e nei tratti decisi di ogni pennellata.
Ferri dà vita sulla tela al bacio impossibile tra Dante e Beatrice. In primo piano i due amanti sono persi in un abbraccio, le braccia unite a formare il simbolo dell’infinito, metafora dell’amore assoluto che trascende i confini del tempo e dello spazio e che esprime i temi del sogno appagato e dell’immortalità dell’amore. Nell’opera il bianco della purezza di Beatrice crea contrasto e continuità drammatica con il rosso della passione di Dante, richiamato dalla cappa del poeta che è parte della sua iconografia. La mano di Beatrice sfiora la tempia di Dante e genera un ramo d’alloro, a significare il potere ispirativo della musa. L’intensità della tensione di questo amore mai realizzato è rappresentata dalle linee dei corpi che si congiungono nelle labbra che si toccano. Dante cinge con il braccio scoperto il volto di Beatrice accompagnando le labbra a incontrarsi in quel bacio impossibile che oggi, settecento anni dopo, diventa possibile.
L’opera è quasi un epilogo mai scritto della Divina Commedia in cui il Sommo Poeta, completato il percorso di elevazione spirituale che culmina con l’amor che move il sole e l’altre stelle, al risveglio, ritrova la sua Beatrice e si abbandona a quel trionfo di sacra sensualità rappresentato da un bacio che realizza un desiderio mai sopito e tanto agognato. E di quel bacio, nell’opera, Ferri ne ha fatto un momento iconico, perché quel bacio simboleggia anche il ritorno alla vita.

